25 gennaio 2012

CO2-NEUTRAL

La prima volta che vidi su un blog uno di quei bottoni con la scritta CO2-NEUTRAL pensai fosse solo una cazzata...o meglio era sì una cosa carina, come dire: "io mi preoccupo delle tematiche ambientali e ve lo faccio sapere", ma nulla di più. Comunque all'epoca era già da un po' che avevo abbandonato il blog, perciò non ci pensai più di tanto e nel giro di poco me ne dimenticai. Poi uscì la storia di Neroogle, il motore di ricerca a basso consumo energetico che riduceva anche lo stress visivo causato dall'eccessiva luminosità degli schermi bianchi. Che figata! Pensai di aver preso due piccioni con una fava - per me che cerco di fare attenzione agli sprechi e sono una mezza talpa - invece si rivelò una fregatura, uno dei motori di ricerca più scrausi che abbia mai provato. Fu così che a malincuore accantonai questa bella iniziativa e tornai da Mamma Google col suo schermo accecante (ah, non fate caso allo sfondo del mio blog, è soggetto a continui cambiamenti)...vi giuro, passare di colpo da uno schermo nero ad uno bianco fa l'effetto di un'onda energetica alla Dragon Ball in pieno viso! Per inciso, ho scoperto da poco un altro motore simile sempre di Casa Google - Go!Nero - che invece sembra migliore; in alternativa o in aggiunta, un nerd di mia conoscenza suggerisce di ridurre manualmente la percentuale di luminosità dello schermo. Resta il fatto che ancora non avevo capito l'esatta relazione tra visitare un sito o fare una ricerca online e la produzione di anidride carbonica.

Dopodichè, due giorni fa riapro il mio blog. All'improvviso mi torna in mente quella storia del co2-neutral così, per curiosità, vado a dare un'occhiata all'iniziativa. E finalmente mi chiarisco le idee:

Quanta CO2 produce il mio blog? 
Secondo il Dr. Alexander Wissner-Gross, attivista ambientale e fisico di Harvard, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita. Assumendo 15.000 pagine visite al mese, questo si traduce in 3,6 kg di CO2 l'anno. Questa produzione è legata soprattutto al funzionamento dei server.
 Specifichiamo:
Tutti questi siti, per funzionare hanno bisogno di un server, dieci, cento, mille, milioni di server, tutto in proporzione chiaramente. E di cosa si nutre un server? Energia elettrica. La domanda allora nasce spontanea, da dove viene presa tutta questa corrente elettrica? Esattamente come per la tv, le lampadine e lo scaldabagno, una piccola parte, anzi piccolissima, dalle energie rinnovabili e il resto dal caro vecchio carbone o magari dall’uranio e suo cugino, il plutonio, insieme a quel simpatico tipetto radioattivo che è il torio, insomma elementi che di pulito hanno ben poco. Senza entrare nel dettaglio della fonte nucleare soffermiamoci sul carbone. Il carbone produce notoriamente anidride carbonica, la quale, altrettanto notoriamente, è il gas maggiormente responsabile dell’effetto serra, andate a vedere. Quindi quando digitiamo su un motore di ricerca, tagghiamo su facebook o leggiamo la mail produciamo CO2. (fonte)
Come fa un albero a neutralizzare la produzione di CO2 del mio blog?
Un albero è in grado di assorbire ogni anno dai 5 ai 10 kg di CO2. Esso, inoltre, ha un'aspettativa di vita di 50 anni circa, perciò possiamo dire che così facendo un blogger riesce ad eliminare la sua impronta ecologica per molti anni a venire.
Come funziona l'iniziativa?
Per ogni blogger che aderirà all'iniziativa, Doveconviene in collaborazione con Iplantatree pianterà un albero in una zona d'Europa coinvolta in un progetto di riforestazione. Il progetto attivo al momento è dislocato a Göritz, in Germania, e gli alberi piantati sono querce.
Detto ciò, per quanto questo sia solo un piccolo gesto, una cosiddetta goccia nel mare, ho deciso di aderire alla campagna co2-neutral. Spero di cuore che tutti voi lo facciate, è davvero semplice e veloce (a meno che non siate puntigliosi come me e per scrivere un post ci impiegate una giornata intera ahah xD).

Extra info: Doveconviene è inoltre utile per consultare e/o ricevere via e-mail i volantini promozionali di molte catene della grande distribuzione, in modo da risparmiare la diffusione di quelli cartacei (spesso cestinati senza neanche averci dato un'occhiata) e salvare così ulteriori alberi. Fermo restando che con questo non intendo certo alimentare il consumismo sfrenato che ci ha soggiogato da tempo...e spero che tutti voi, prima di fare un acquisto, ragioniate consapevolmente e vi comportiate di conseguenza.

-------------------------------------------------------------------------------

"Sì, una persona può fare la differenza. Ciascuno di noi la fa." (Julia Butterfly Hill, La ragazza sull'albero)

“Arrivato dove desiderava, cominciò a piantare la sua asta di ferro in terra. Faceva così un buco nel quale depositava una ghianda, dopo di che turava di nuovo il buco. Piantava querce. Gli domandai se quella terra gli apparteneva. Mi rispose di no. Sapeva di chi era? Non lo sapeva. Supponeva che fosse una terra comunale, o forse proprietà di gente che non se ne curava? Non gli interessava conoscerne i proprietari. Piantò così le cento ghiande con estrema cura. Dopo il pranzo di mezzogiorno, ricominciò a scegliere le ghiande. Misi, credo, sufficiente insistenza nelle mie domande, perché mi rispose. Da tre anni piantava alberi in quella solitudine. Ne aveva piantati centomila. Di centomila, ne erano spuntati ventimila. Di quei ventimila, contava di perderne ancora la metà, a causa dei roditori o di tutto quel che c'è di imprevedibile nei disegni della Provvidenza. Restavano diecimila querce che sarebbero cresciute in quel posto dove prima non c'era nulla.” (Jean Giono, L'uomo che piantava gli alberi")

Nostri fratelli, immobili, eterni, sereni, consolano le nostre piccole vite.  

2 commenti:

Nadir ha detto...

che bella la storia del piantatore di alberi. Grazie :)

fairy_maila ha detto...

Grazie a te per il commento :) pensa che si tratta di un libricino minuscolo che mi regalarono le maestre ala fine della 5° elementare e finito poi nel dimenticatoio fino a poco tempo fa, quando lo ritrovai sistemando le mie vecchie cose: divorato in un lampo, a 11 anni non avrei saputo apprezzarlo come ora. E' come se anche loro avessero piantato una pigna con quel piccolo gesto, che lì per lì sembrava svanito nel nulla e invece con gli anni ha dato i suoi frutti!