14 giugno 2010

Riempiamo i peperoni e svuotiamo il cervello.

Sto ancora a pezzi, anche se forse da fuori non si vede. Domani ho un esame a culo e vivo alternando momenti di panico e strette al cuore a momenti di annebbiamento totale e apatia, come se fossi anestetizzata. Ovviamente questo limbo va avanti da giorni e giorni...

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Cucinare è una delle poche cose in grado di darmi un attimo di tregua dalle mille ansie e paure che mi viaggiano nella testa; se poi sono anche in buona compagnia, ancora meglio :)

Ieri sera ero a casa del mio pippilitico e mi era venuta una voglia tremenda di fare una ricetta che volevo provare sin da quando la vidi la prima volta: i peperoni inceciati di Mimì! Beh, detto fatto: la personalizzo un po' e nel giro di 10 minuti è già tutto in forno a sfrigolare e a impeperonare tutta la cucina xD

INGREDIENTI:

- 4 peperoni rossi piccoli

- circa 400 gr. di ceci lessati

- abbondante prezzemolo

- farina q.b.

- olio

- sale

- peperoncino

- pangrattato (facoltativo)

PROCEDIMENTO:

Lavare i peperoni, togliere la calotta e pulirli.

Unire i pezzetti di peperone ricavato dalle calotte, i ceci, il prezzemolo, un filo d’olio, sale, peperoncino e frullare tutto aggiungendo un po’ d’acqua se necessario.

Incorporare la farina all’impasto poco alla volta, lavorando prima col cucchiaio e poi con le mani, in modo da renderlo un po’ più compatto.

Riempire i peperoni precedentemente salati all’interno e disporli in una teglia oleata, cospargendoli di pangrattato, se volete. Mi ero dimenticata che il forno di Ale non ha la funzione grill, quindi non si è dorato…vabbè.

Infornare a 200° e dopo 40 minuti di trepidante attesa gustare senza ritegno xD

2 commenti:

maktuub ha detto...

bellissimi e compattissimi questi peperoni, brava! :-)

.. leggevo un articolo ed ho trovato questo... non so perchè mi ha fatto pensare a te...
"Il rischio lo dovevo trovare dentro di me. Diventare un funambolo con le emozioni, camminare sul filo della pazzia, col rischio di cadere e farmi male, davvero male. Solo nella verità si può dare carne, sudore, sangue ai sogni. E soltanto rischiando di essere se stessi si può essere vivi! Per dirla in breve, non mi fido mai di un cuore senza ginocchia sbucciate, o senza cicatrici sulla faccia. Amleto cerca di svegliare il suo amore, Ofelia, a questa coscienza, cerca di svegliare tutti gli altri personaggi alla consapevolezza di questa visione, ma viene preso per matto. E ci credo!"
anche se credo che camminare sul filo non sempre sia pazzia... credo sia più espressione di tutto quello che abbiamo nell'anima, è un modo per gridarlo al mondo forse...
baci.

fairy_maila ha detto...

Grazie per aver pensato a me :) sono parole molto belle...tanto vere quanto difficili da mettere in pratica!

"soltanto rischiando di essere se stessi si può essere vivi!"...proprio ieri sera sentivo i miei genitori discutere con mio fratello di sogni e ideali...li fanno quasi morire sul nascere :(